Esami ecografici

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Grazie alla collaborazione di validi specialisti e alla presenza di apparecchiature all’avanguardia, presso il centro CDC Como (Centro Diagnostico Comense) è attivo un efficiente servizio di diagnostica per immagini. È possibile effettuare tutti i tipi di ecografie, un sistema di indagine diagnostica non invasiva che utilizza gli ultrasuoni e non radiazioni ionizzanti, per creare immagini diagnostiche degli organi e delle strutture interne di molte parti del corpo (organi, muscoli, tendini, …).

L’ecografia è una metodica di indagine che studia il corpo umano utilizzando gli ultrasuoni (suoni ad altissima frequenza), con la realizzazione di immagini grazie alla proprietà di riflessione dei tessuti.

L’attraversamento dei tessuti da parte dell’onda sonografica non produce conseguenze: non sono fino a oggi documentati effetti dannosi imputabili all’ecografia, che può essere pertanto considerata un esame privo di rischi.

L’ecografia è impiegata per lo studio di numerosi organi e apparti: la tiroide, la mammella, il fegato e le vie biliari, il pancreas, la milza, i reni, l’utero, le ovaie, muscoli e i tessuti molli. L’esame non è invasivo e doloroso. Dura pochi minuti.

Terminato l’esame il Paziente non deve seguire regimi o prescrizioni particolari e può immediatamente riprendere le sue normali attività.

L’ecografia dell’anca è, da alcuni anni, il naturale completamento della mano del pediatra o dell’ortopedico: si affianca alla visita, la completa ed alcune volte la supera, permettendo nei casi clinicamente silenti diagnosi di alterazioni anche minime che potrebbero evolvere in artrosi giovanile dell’anca.

Combinazione dell’immagine ecografica e del Doppler continuo o pulsato nella stessa apparecchiatura. L’introduzione del ColorDoppler, che consente in tempo reale di evidenziare in colore il flusso, ha aumentato notevolmente le possibilità diagnostiche del referto emodinamico Doppler.

La Sclerosi Multipla (SM), chiamata anche sclerosi a placche, è una malattia infiammatoria cronica demielinizzante, a patogenesi autoimmune, che colpisce il sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale). La grande varietà dei sintomi che la caratterizzano è conseguenza di un processo di degenerazione della mielina, da cui il termine demielinizzante (o mielinoclastica).

Recenti ricerche mediche hanno suscitato l’interesse del mondo scientifico e destato l’attesa tra i malati di sclerosi multipla e le loro famiglie, ossia studi concernenti i rapporti tra le anomalie venose cerebrospinali e la sclerosi multipla. La tecnica che rende possibile diagnosticare l’INSUFFICIENZA VENOSA CRONICA CEREBRO- SPINALE è l’EcoColorDoppler secondo i criteri pubblicati dalle principali riviste scientifiche internazionali e dagli studi del Prof. Zamboni e del suo gruppo dell’Università di Ferrara.

Tale tecnica diagnostica consta di 4 fasi:

  • Prima fase: prevede lo studio, attraverso un EcoColorDoppler, delle vene del collo del paziente in posizione a 0°;
  • Seconda fase: il medesimo studio sul paziente in posizione a 90°;
  • Terza e quarta fase: Consistono nell’effettuare un EcoColorDoppler venoso transcranico con il paziente dapprima in posizione a 0° e successivamente in posizione a 90°.

L’EcoColorDoppler venoso per l’Insufficienza Venosa Cronica Cerebrospinale è propedeutico ad ulteriori approfondimenti in caso di riscontro di anomalie venose.